Cuoio selvaggio - Exploring Cerbaie woods [45km 480m+]
".....riemergiamo dall'umido del sottobosco per ritrovarci quasi per magia immersi nella macchia mediterranea."
Questo giro è figlio della mota. Un lavoro certosino, durato mesi, nei quali ho passato a setaccio tutto il Comune di Castelfranco infilandomi spesso nei peggio prunai. Se prendiamo infatti le distanze dal Centro Storico, ridotto a una casbah maleodorante, scopriamo nelle sue colline e boschi una bellezza insospettabile.
Lasciato il paese procediamo quindi verso Nord e risaliamo tra uliveti costeggiando la Riserva di Montefalcone. Oltrepassata l'area fitness/jogging raggiungiamo il Parco Robinson entrando ufficialmente nelle wasteland delle Cerbaie (da cerraie, ovvero boschi di Cerro). Tanto tanto tempo fa su queste altalene, oggi ridotte a scheletri di ruggine, giocavano quei nani sorridenti con la testa grossa e le vocine stridule all'epoca appellati come "bambini".
Immergendoci nella macchia di querceto misto costeggiamo il Rio (rigagnolo) della Torre percorrendo due km di single track facile e divertente. Dopo una discreta pettata riemergiamo dall'umido del sottobosco per ritrovarci quasi per magia immersi nella macchia mediterranea. Ci troviamo ufficialmente sul terreno sabbioso della Via Francigena nel tratto di competenza di Fucecchio. Scendiamo nuovamente verso Nord (sulla dx il luminoso laghetto di Lischeto) e quindi a ovest tra sentiero e strade provinciali fino alle porte di Galleno.
Qui la Francigena è interdetta per un breve tratto perchè la passerella di legno sul Rio delle Lame sta collassando ed è un vero peccato perchè questo tratto di selciato antico e pietra arenaria è molto bello. A sto punto potete:- fregarvene come fanno tutti e scavalcare le transenne (però mi raccomando tutti insieme)
- guadare sul fianco dx il Rio delle Lame risalendo una sponda di un paio di metri (durante la stagione secca, altrimenti vi ritrovano in Corsica)
- oppure darla su di provinciale (il manuale del ciclofrocio consiglia questa opzione)
Ci siamo tutti? ok. Proseguiamo.
Finita la carrareccia sbuchiamo sull'asfalto di Villa Campanile che vanta.....un campanile e quindi attraverso un tratto segnato (ma non tracciato sulle mappe - indicazioni "Corte Brogi") ci ritroviamo sulla provinciale che porta in paese ad Orentano. Che dire.....anche Orentano non è Madrid e non vi tratterà più di un paio di minuti, giusto il tempo di rifornirsi d'acqua e magari visitare la dimora storica dove vive un oculista di fama mondiale (lun-ven 9-19, sab-dom 10-18 info su www.museiorentano.it).
Da via delle Fontine facciamo come Baglioni e appena fuori paese giriamo a dx sulla Strada di Prunello. All'inizio carrareccia immersa nel bosco (lecciaie sullo sfondo) e a seguire un singolino wild (anche questo non tracciato) che discende verso il padule. Preciso che allo stato attuale questa parte di itinerario è pulitissima, transitabile e ben riconoscibile ma non ci giurerei in altri periodi dell'anno.
Dalla sterrata bianca di via del Grugno godrete di un vastissimo panorama sul Padule di Bientina e sui monti Pisani. Qualche minuto di tintarella e a seguire un taglio nei campi fino a Porto alle Lenze nel vano tentativo di farsi seguire dal drone. Dai caseggiati si infila un breve trasferimento su single track che sbuca sull' asfalto della Valdinievole poco sotto gli abitati Staffoli.
Ci rintrufoliamo quindi nel dedalo di sentieri dei boschi di Cerretti, in particolare seguiamo quello più nord, uno dei pochi transitabili visto che gli altri (presenti sulla mappa) sono chiusi o totalmente devastati dai fuoristrada. Il rientro a Castelfranco non poteva che prevedere un pò di argine, prima lungo l'Usciana e a seguire l'Arno fino alla rotatoria futurista in fondo a via Vigesimo (uno dei tanti ecomostri dell'amministrazione PD). Per raggiungere il centro storico basterà quindi seguire il tanfo.Alla fine un giretto rilassante e poco impegnativo (PER I PROAZZI) da godersi con pedalata lenta e magari in compagnia. Da evitare invece come la peste in autunno inoltrato/inverno e comunque dopo piogge abbondanti (direi fine marzo-settembre come fruibilità).
45km 480m+
Commenti
Posta un commento