Green hills & white roads of Valdera [66km 1200m+]
"....perchè qui tutto è troppo, il verde troppo verde, le strade bianche troppo bianche....."
(A seguire un discorso generale senza capo nè coda, tanto la traccia ce l'avete)
Ho passato 3 settimane in questi acquitrini. All'inizio ne volevo tirare fuori qualcosa di epico con la Rocca di Pietracassia come cicliegina sulla torta, poi ho capito che da queste parti comandano i cacciatori e le aziende venatorie e allora ho rinterzato su un percorso più commerciale ma almeno mattaione-free. Quest'ultimo weekend ho trovato la quadra e ho perfezionato il tutto. La cosa più sconvolgente di questo itinerario è che gira in senso antiorario, contrariamente a TUTTI gli altri percorsi sul blog, ho dovuto lavorare 2 settimane con una psicomotricista per sbloccarmi mentalmente ma alla fine ce l'ho fatta.
Al Ripadoro di Rivalto si mangia da DIO ma non è certo un posto per ciclisti sudici. Il BAR centrale di Chianni è sicuramente più alla portata per una breve sosta........panini e focacce niente male, birre e vari intrugli dopanti, servizio cordiale e sorridente.....ormai tappa fissa. Rivalto e Chianni, data la loro posizione sopraelevata offrono anche un belvedere notevole sulla vallata sottostante.
Ci sono anche un paio di guadi non troppo profondi ma sguiscidi da morire, su quello che porta a Lajatico mi ci sono mezzato ben due volte e tutto sommato, considerata l'arsura, è stato un piacere. L'ombra ciaone......... quasi il tutto il percorso, se si eccettua il bosco nei pressi della Badia di Morrona, ve lo dovete fare sotto il sole battente.
Il rientro su Peccioli offre poi svariati spunti di catarsi.......dal Teatro del Silenzio giù fino alla provinciale per Saline, l'area venatoria del Pelagaccio, da Montecchio strada bianca che sfila via di cipressi.............un verde fotonico che stordisce, il cielo a piombo sopra la testa e un orizzonte di cartapesta senza fine con i pensieri che dondolano, come spighe al vento.
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