All around Lucca - Climbing Pizzorne and tasting Montecarlo [70km 1500m+]

"......bosco, bosco, bosco e sterrato dolce a non finire...."


Un giro di ampio respiro attorno a Lucca cercando di cogliere gli spunti migliori che questa landa di tirchi offre in un bell'antipasto misto di terra.

Si parte dal centro storico di Lucca nella luce limpida del primo mattino, Tanga ed io........nell'aria il brusio svogliato delle lavastrade e qualche piccione disonteriato. Filiamo via da Piazza San Michele, quindi Fillungo e Piazza dell'Anfiteatro.................girare di primo mattino per la città ha sempre il suo fascino.

Fuori dalle mura ci dirigiamo velocemente verso la fluviale, oggi andiamo lesti........il Tanga spinge come una Cupra taroccata e parte del materiale video l'ho già acquisito nella precedente uscita (fallimentare). Serchio prosciugatissimo, tra qualche anno camminare sulle acque non sarà solo ad appannaggio dell'altissimo.

Neanche 4 chiacchere e siamo già all'imbocco del Tour delle Ville di Marlia, il percorso su vecchi selciati e oliveti sale su dolcemente per colline tirate a lucido. Passiamo sotto la Specola eppoi ci facciamo una giratina pure sopra (col drone) per apprezzarla meglio, lontano dagli occhi indiscreti degli indios intenti a ripulire la siepe.


Quindi ci inventiamo, in questa new edition 2022, un lungo costa passando per frazioni minori...........Ciciana e Palmata, ovvero micro paesi che ancora resistono allo spopolamento. Si inzia quindi decisamente a salire di bosco su un single track non troppo affogato dalla vegetazione, un bel tratto riparato dal vento ma sconsigliato dopo abbondanti piogge considerato il fondo.

In cima incrociamo i bitumari diretti a Tramonte di Brancoli e proseguiamo verso il nulla cosmico........dopo Tramonte, scollinando sul versante nord, i segni di civiltà si riducono sdrasticamente e il belvedere cambia radicalmente.......piana, Monte Pisano e isole lasciano il posto alla Pania e ai monti limitrofi (Matanna e Piglione credo). Per il resto bosco, bosco, bosco e sterrato dolce a non finire, solo Deccio di Brancoli emerge a un certo punto dalla vegetazione. Il tratto non plus ultra rimane comunque la risalita dopo Tubbiano lungo il Torrente delle Pizzorne.......labirinto di arbusti, acqua cristallina e borraccina pistacchio spalmata sulle rocce.


Tocchiamo il Parco delle Pizzorne poco dopo le 12 e rifiatiamo un pò sulle panchine antistanti l'area picnic consci che il grosso del dislivello è già stato ampiamente coperto. Il Tanga è una macchina da guerra, mai un vacillamento o un respiro più profondo........fortuna che mangia e piscia ogni 5 min come un neonato di 2 mesi altrimenti sarebbe davvero dura stargli appresso.

Discendiamo quindi dall'altipiano delle Pizzorne passando dal Monte Scarpiglione che si raggiunge dopo una brevissima risalita ripagata da panorama mozzafiato.........faccio un pò di ripetizioni al Tanga sul profilo dei monti Pisani, quindi congetture sul lungocosta e isole varie....oggi è tutto lì a disposizione, tutto a un palmo di mano, tutto saturo di colore fino a scoppiare.


La discesa S.Andrea XC è lunga carrareccia a tratti decisamente sfondata su terra e rocce........... un dispendio di energie e un massacro per i polsi che non avevamo messo in conto. Alle porte di
Tofori rientriamo in modalità graziella e margherite nei capelli tagliando lungo le vigne e abboccando, oltrepassata la provinciale, la zona collinare di Montecarlo. Seguendo l'omnipresente Francigena facciamo sosta a salutare il vecchio Quercione delle Streghe (600 anni e non sentirli) e quindi gli ultimi strapetti per raggiungere il bel borgo Medievale di Montecarlo.

Qui ni do di cocacolino e una triste sfoglina al riso, sono le 2 in punto e il rammarico di non aver programmato un pranzetto come si vede si palesa sui nostri volti...........tutto intorno imperversa ragù, brace e fiotti di rosso corposo. Oltrepassiamo le tavole imbandite seguendo il corso principale e lasciamo il centro storico dalla Porta Est.



L'ultimo tratto dell'itinerario è stato studiato a tavolino e performato in solitaria. E' un buon compresso, affatto scontato, che si sviluppa su raccordi sterrati del Biogiro in contesto di campagna, raggiunge quindi il Duomo di Porcari dalle colline retrostanti e infine per asfalti secondari, tra virtuosismo della siepe e nazismo dell'Illinois, consente un agile e incolume rientro su Lucca.


70km x 1500m+

GPX








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